ARCANO NAPOLETANO di Anita Curci

 


Un percorso metafisico alla scoperta del divino che è in noi. Il romanzo si dipana in una trama sorprendente e, a tratti misteriosa, gotica, noir. 
Viaggi nel tempo, poteri parapsicologici, reincarnazioni, dimensioni parallele, un dipinto che prende vita, un manoscritto che giunge ingombrante e doloroso dal passato.
Al centro, Teo Zachar, un restauratore nella Napoli degli anni Novanta. Un uomo insolito che possiede doti paranormali, sposta oggetti, ne sente l’energia, ha intuizioni del passato e del futuro.
Al principio, ne è impaurito e turbato, tuttavia il destino gli offre una missione da compiere, e cioè affermare la legge cosmica dell’amore in un mondo sempre più soggiogato dalla materia e dai suoi frutti: egoismo, bramosia, violenza, attaccamento. 
Come suggerito da Alexandra Rendhell nella postfazione, il libro si inserisce nel genere Metaphysical novel.


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