Che i racconti fantastici di Salvatore Di Giacomo
siano ispirati o meno alle opere di Emile Erckmann e Alexandre Chatrian non lo
sapremo mai. La verità è che il nostro letterato napoletano, celebre nel mondo
per essere il padre di Marechiaro, Assunta Spina e Era
de maggio, li scrive in un particolare momento della propria vita. Quando
forse nemmeno sa quale possa essere la sua vera e definitiva vocazione. Li
scrive quando il genere “tira” e mentre arrivano gli influssi dall’Europa, ma
anche da oltre oceano, della letteratura noir, gotica, horror.
Le novelle di ispirazione tedesca sono una decina. Sei di queste escono tra il 1879 e il 1889 sul Corriere del Mattino e alcuni giornali locali e poi raccolte in un unico volume edito da Bideri nel 1893 dal titolo Pipa e boccale, che comprende i racconti Brutus, La fine di Barth, Garofani rossi, L’Odochantura melanura, Erinnerst Du Dich?, Suzel, addio!
Le novelle di ispirazione tedesca sono una decina. Sei di queste escono tra il 1879 e il 1889 sul Corriere del Mattino e alcuni giornali locali e poi raccolte in un unico volume edito da Bideri nel 1893 dal titolo Pipa e boccale, che comprende i racconti Brutus, La fine di Barth, Garofani rossi, L’Odochantura melanura, Erinnerst Du Dich?, Suzel, addio!
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